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Equitazione

Equitazione

Il dressage paralimpico (paradressage) è una disciplina gestita dalla Federazione Italiana Sport Equestri, riconosciuta dal CIP nel 2009 tra le Federazioni Sportive Nazionali Paralimpiche. Possono praticare paradressage atleti con diverse disabilità: malattie degenerative (es. sclerosi multipla), amputazioni e compromissioni degli arti, visiva, cerebrolesi, lesioni midollari e intellettive. Gli atleti, con livelli di abilità funzionali simili, sono raggruppati in “gradi”: dal 1°, che riunisce atleti con importanti disabilità, al 5° che raccoglie atleti con disabilità lievi.

Nello svolgimento della gara, in base alla propria disabilità, è possibile utilizzare una serie di ausili o aiuti compensatori tra cui: la voce, selle con seggio profondo, selle con arcione rialzato, frusta, redini ai piedi o con maniglie, velcro, elastici. Le gare di paradressage, inserite nel programma dei Giochi Paralimpici, sono simili a quelle del dressage, con grafici adattati ai tipi di disabilità. Si svolgono all'interno di un rettangolo di gara di metri 20x40 o 20x60, in cui il binomio esegue prove obbligatorie con movimenti in piano e prove di freestyle con l'accompagnamento della musica scelta dagli stessi atleti. Il dressage Paralimpico è nel programma dei Giochi Paralimpici a partire dall'edizione di Atlanta 1996. Il cavallo è un co-terapeuta. La peculiarità della disciplina è data dal rapporto unico tra uomo e cavallo. Una connessione che sviluppa una raffinata comunicazione tra due atleti in simbiosi per il raggiungimento di un unico obiettivo.

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