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Calcio a 5 B1

Calcio a 5 B1

Il calcio a 5 B1 è una disciplina che può essere praticata all'interno delle attività gestite dalla FISPIC, la Federazione Italiana Sport Paralimpici per Ipovedenti e Ciechi, riconosciuta dal CIP quale federazione sportiva paralimpica nel 2010. Possono partecipare a questo sport atleti con disabilità visiva (classificazione B1, non vedenti). I calciatori giocano protetti da mascherina e bende oculari e possono indossare anche il caschetto protettivo (la scelta è facoltativa). Fondamentale l'apporto della Guida all'attacco, persona posizionata dietro la porta avversaria con il compito di indirizzare con la propria voce la fase offensiva della propria squadra.

Il pallone utilizzato è sonoro per consentire ai giocatori di individuare la traiettoria del passaggio e la posizione del pallone in campo. È il classico calcetto (si gioca 5 contro 5), il campo da gioco (mt 40 x mt 20) deve essere all'aperto ed è diviso in tre zone (difesa/centrocampo e attacco) ed è delimitato da sponde (h 100/120 cm.) che permettono un ritmo di gioco più fluido, facilitando l'orientamento dei giocatori e garantendo loro la necessaria sicurezza in campo. Le porte sono di dimensioni 3,66mt x 2,14mt. Il portiere è vedente o al massimo ipovedente e ha un'area di intervento ristretta. Il Calcio B1 fa parte del programma delle Paralimpiadi estive e in Italia la FISPIC indice e organizza le principali manifestazioni sportive, tra cui il Campionato Italiano, la Coppa Italia e la Supercoppa, mentre a livello internazionale l'IBSA (International Blind Sport Federation) indice le principali competizioni quali Europei e Mondiali. Da poco è stato introdotto anche il settore femminile. La pratica di questa disciplina consente di migliorare gli aspetti motori, la coordinazione e l'orientamento. Favorisce la socializzazione, l'inclusione e l'integrazione, anche grazie alla presenza del portiere e della guida all'attacco che sono vedenti.

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